Incisioni di mostri fantastici
Un universo sarcastico e tagliente, volti deformati e animaleschi, un’estetica disturbante di corpi mischiati e alterati nella loro natura più profonda. Se la luce romana di luglio è troppo accecante, puoi trovare riparo nell’oscurità sorda di Goya (Instituto Cervantes, piazza Navona, 91). L’esposizione delle incisioni, Goya fisionomista, rivela la riflessione critica dell’autore, che trasforma i difetti comportamentali, politici e sociali nelle deformità dei corpi ritratti. A volte incide direttamente gli animali in atteggiamenti umani, come il lupo che scrive e la scimmia che dipinge (un autoritratto?), altre i volti dei personaggi si sciolgono e si duplicano come maschere di cera fra vita e sogno.
La mostra
Le 38 incisioni sono un viaggio attraverso la rappresentazione grafica delle 3 serie di Goya: Los Caprichos (1799, ed. 1970), Los Desastres (1810, ed. 1930) e Los Disparates (1815–1823, ed. 1930). Non c’è più quella spensieratezza iniziale, che caratterizza i suoi primi lavori. La perdita dell’udito e le truppe francesi in Spagna segnano il suo giudizio estetico–critico. I Los Caprichos, in particolare, hanno una didascalia, una sorta di motto popolare, che guida l’osservazione delle tavole. I soggetti sono i vizzi della società spagnola e le superstizioni popolari. L’incisione sembra essere uno spazio personale e libero dell’artista che, incide per sé, tenendo a mente un pubblico ampio, che vive/subisce i difetti della comunità e la drammaticità della guerra e della carestia.
Incubi contemporanei
Al di là delle riflessioni sulla pseudoscienza fisiognomica, questa mostruosità incisa un po’ ci assomiglia e ci circonda, perché in fondo siamo un po’ selvaggi, paurosi, a volte pericolosi. Le superstizioni non sono cessate, c’è ancora l’ombra di teorie complottiste. Chissà quale mondo immaginario avrebbe creato Goya per questi ultimi anni pandemici. Chi sono oggi i lupi e quali mostri si generano nelle nostre notti quando la ragione dorme?
Cosa vedere
“Goya fisionomista”, curata da Juan Bordes
Quando
dal 24/04/2021 al 11/09/2021 dal martedì al sabato dalle ore 16:00 alle 20:00
Dove
piazza Navona 91, Roma
Importante: è necessario prenotarsi 😉
P.S. Consiglio di chiedere informazioni al personale presente perché è preparatissimo e introduce la mostra con un meraviglioso accento spagnolo.
Comments
Articolo interessante, mostra da vedere assolutamente