Per chi è la fila?
C’è fila alla Triennale di Milano e non è per vedere la collettiva Pittura italiana oggi, una grande ricognizione volta a restituire il panorama, appunto, della pittura odierna in Italia.
La coda è per vedere la personale dello scultore australiano Ron Mueck, organizzata presso la Triennale di Milano nell’ambito del partenariato con la Fondation Cartier pour l’art contemporain. Un’arte sì iperrealista ma dalle grandi dimensioni, fruibile solo in ampi spazi pubblici, o museali.
Il fascino inquieto dell’iperrealismo
Si inizia con l’intimità di una donna nel suo letto che riflette. La scultura è di dimensioni molto grandi, aumenta anche l’inquietudine dello sguardo di lei che si porta una mano al viso. L’opera cambia effettivamente lo spazio circostante, non è decorazione, ma protagonista. Ognuno interpreta le opere secondo il proprio giudizio. Io percepisco l’assenza assoluta di un sorriso e noto quel ciuffo di capelli che quasi tocca l’occhio e sale un senso di profondo fastidio perché non posso spostarlo.
100 teschi bianchissimi
La sala successiva è invasa da quella che sembra una cascata di teschi enormi e bianchissimi. Il giorno della mia visita c’era una luce rosa proveniente dall’esterno (un tramonto bellissimo) che ha completamente influenzato la mia percezione dell’opera. Così i 100 teschi un po’ sdentati diventano dolci e immobili, come le nature morte dipinte. Inoltre non c’è sangue, né resti organici, né segni violenti come un cranio rotto. Qualsiasi cosa rimandino questi teschi sembra non avere più importanza, come fosse passato molto tempo. Un tempo che non è polveroso, ma al contrario, è super bianco, dal sapore di candeggina.
Il sorriso di chi sa
L’ultimo spazio comprende altre 4 sculture, ne descrivo solo due. La prima ritrae una figura nuda di donna dalle dimensioni diminuite mentre trasporta dei rami. La postura faticosa con la schiena inarcata contrasta con il sorriso sornione della donna. Il rapporto tra la spinosità dei rami e la morbidezza del corpo nudo restituisce una sensazione di sconvolgimento mitigato sempre da quel sorriso emblematico di chissà quali segreti.
3 guardiani guardinghi
Quasi a chiusura ci sono 3 giganti sculture di cani neri dall’aria inquisitoria e difensiva allo stesso tempo che rallentano l’uscita dei visitatori. Quasi tutti ci fermiamo incantati per fronteggiarli e scoprire cosa succede se cambiamo prospettiva.
Ron Mueck, En Garde, 2023
Cosa Vedere
Ron Mueck
Quando
15 dicembre 2023 – 10 marzo 2024
Dove
Triennale di Milano, viale Emilio Alemagna 6
Curiosità
Le volte che sono andata a vederla c’era sempre fila, munirsi di pazienza 😉