Get to know me
Giulia Tanferna | Chi sono in SintesiSono una storica dell’arte (professione storico dell’arte), ho lavorato per fondazioni (I.S.C.P, NYC) e musei (MUDAM, Lussemburgo e a Roma presso i Mercati di Traiano e il MLAC). Promuovo eventi artistici e di altro genere con la scrittura, le foto e i video. Semplicemente amo sostenere e raccontare avvenimenti di varia natura con una metodologia specifica per ciascun contesto.
Mi presento con le storie di come ho iniziato il mio percorso nell’ottimizzazione SEO, nella creazione delle immagini e nella scrittura digitale SEO oriented (ovvero in linea con gli algoritmi Google e dedicata agli utenti) per comunicare l’arte e non solo. Gli inizi sono sempre imperfetti, ma pieni di opportunità per capirsi, migliorarsi e nell’interagire con gli altri.
La SEO è stata una necessità. Dopo aver fatto il mio sito web, ho scaricato un plugin per l’ottimizzazione SEO (il primo passo), ho letto molti forum, seguito molti esperti (il secondo step), ma soprattutto studio sempre attentamente le indicazioni di Google (le basi). Se si vuole capire gli algoritmi del motore / ecosistema di Google non c’è cosa migliore di andare direttamente alla fonte.
Ho seguito anche un corso di HTML, CSS e JavaScript, “SheCodes”, solo per capire cosa ci fosse dietro le pagine del mio sito. Ho iniziato poi a usare degli strumenti quali Semrush, SEO Zoom e Screaming Frog per identificare meglio i competitor e le ottimizzazioni tecniche dei siti web. Infine, lavorare come SEO Specialist mi ha dato l’opportunità di creare dei processi di ottimizzazione SEO ciclici e verificabili in corso d’opera da poter applicare a diversi ambiti, non solo quello culturale. La parte di analisi web è obbligatoria se si vuole misurare le singole azioni di una strategia SEO o di Digital Marketing per ottimizzarli secondo gli obiettivi. Ho iniziato imparando a usare Google Tag Manager per impostare degli eventi specifici. In un secondo momento, per le aziende, ho approfondito e gestito l’analisi di e-commerce, impostando i DataLayer per tracciare gli acquisti dei singoli articoli e il funnel di acquisto (aggiunta al carrello, carrello abbandonato, acquisto con transazione e thank you page.
Il primo scatto è stato a 13 anni con una Olympus di mio padre, per le strade di Manhattan. Avevo poco tempo per inquadrare perché i soggetti erano in movimento. Sono riuscita a catturare solo il viso di una ragazza con lo sguardo pensieroso e un cappello di lana color carne. Non ero molto soddisfatta del risultato, ma da quel giorno ho affinato l’approccio alla fotografia studiando e fotografando sempre di più. Rivedendo questa immagine mi chiedo sempre chi fosse quella ragazza e quale sia stata la sua storia.
