5 CONSIGLI
1 Pensa a quello che ti piace
Cosa ti attrae di più, un’opera di epoche passate o qualcosa di contemporaneo? In base alla tua scelta puoi decidere se andare in una galleria di arte contemporanea o presso degli antiquariati. In aggiunta ci sono altri aspetti da tenere in considerazione, per capire se si è attratti da alcuni generi rispetto ad altri e se vi siano particolari correnti, movimenti o avanguardie particolarmente apprezzati.
2 Le gallerie d’arte sono tutte uguali? Assolutamente no!
Mi rendo conto, però, che è difficile dare dei parametri a priori che diano certezze sull’onestà delle gallerie, basti pensare al caso clamoroso della galleria newyorkese Knoedler & Co (per chi fosse interessato segnalo la lettura di Cacciatori d’arte di Yann Kerlau, un libro appassionate riguardo il mondo del mercato dell’arte, che descrive in parte il caso della galleria newyorkese). Io mi affido spesso a chi conosco e mi piace scoprire posti nuovi, andando ai loro vernissage, per capire come lavorano, e cerco sempre di sapere, tramite gli artisti in mostra, che tipo di legame c’è con i galleristi. Bisogna comunque avere fiducia, diciamo che è probabile che una galleria che opera da molti anni ininterrottamente abbia maturato una credibilità comprovata.
THE ART NEWSPAPER Number 286, January 2017
3 “Si, quell’opera mi piace, ma voglio essere sicuro che sia un’opera d’arte!”
Se questo è il tuo obbiettivo ti devi affidare a dei professionisti, in questo caso un buon modo per identificarli è scegliere fra gli “Storici dell’arte”, persone laureate in Storia dell’Arte e che magari lavorano come curatori d’arte, critici o giornalisti. Anche qui, non tutti gli storici dell’arte sono uguali e non c’è un modo a priori che possa assicurarti ciò che cerchi. Ci possono essere, inoltre, persone che conoscono profondamente la materia pur non essendo del settore. Dipende, in gran parte, anche dalla fortuna e la capacità di capire chi si ha davanti.
Come si conoscono gli storici dell’arte? In genere non si perdono un vernissage o l’ultima mostra e se vai a questi eventi puoi conoscerli semplicemente domandandogli qualcosa sulla mostra, saranno sicuramente felici di poter parlare di qualcosa che li appassiona. Alcuni puoi trovarli anche su internet, sui loro sitiweb o tramite i loro profili social.
Vernissage | Lorcan-O’Neill | Roma, 2016 Foto di ©Giulia Tanferna
4 Da cosa dipende il prezzo?
I prezzi sono stabiliti a seconda di chi sia l’artista. Come si capisce se un artista è affermato? È più semplice di quanto possa sembrare, ecco alcuni elementi che aiutano a capire con che tipo di autore si ha a che fare:
- la pubblicazione di numerosi testi critici su prestigiose riviste del settore;
- la partecipazione a degli eventi artistici importanti e ricorrenti (come la “Biennale di Venezia” o “documenta” di Kassel, e così via dicendo);
- le gallerie con cui collabora. È utile, per orientarci, immaginare che ogni opera d’arte abbia un proprio passaporto: come se ogni timbro di viaggio corrispondesse a ogni mostra e pubblicazione fatta. È molto probabile che l’opera che ha molti “timbri” abbia un valore monetario più alto rispetto quella che ne ha meno.
Ci sono, inoltre, alcuni elementi che possono definire delle scale di valori: per esempio dello stesso autore è raro che una sua opera prodotta in serie (come, per esempio, le stampe) possa costare più di un suo esemplare unico (del quale non esiste alcuna altra copia, come nel caso di un dipinto o di un disegno). Il formato e il materiale utilizzati sono un altro indicatore del prezzo: sembrerà scontato, ma, generalmente, dello stesso autore le opere più grandi costano di più e anche quelle che utilizzano materiali preziosi o rari – Damien Hirst, per esempio, nel suo For the love of God ha usato diamanti e platino –. Ci sono, infine, alcuni tipi di tecniche artistiche che qualificano in parte il prezzo dell’opera, per esempio le sculture possono costare di più proprio perché è più oneroso produrle, anche qui dipende poi dal materiale e dalle dimensioni.
5 Occhio alle autentiche!
Mai comprare qualcosa senza un’autentica, che può essere fatta dallo stesso autore, dagli eredi o tramite la galleria che lo vende. L’autentica è ben definita nel “Codice dei beni culturali e del paesaggio” – art. 64 “Attestati di autenticità e di provenienza” chi vende opere d’arte ha l’obbligo di consegnare all’acquirente la documentazione attestante l’autenticità o almeno la probabile attribuzione e la provenienza. (…) Tale dichiarazione, ove possibile in relazione alla natura dell’opera o dell’oggetto, e’ apposta su copia fotografica degli stessi. Il codice è online, sul sito del Ministero MIBACT, ed è liberamente consultabile.