Com’è oggi il mausoleo: ci vuole tanta immaginazione
A Roma non si può lasciarsi sfuggire l’occasione di visitare il Mausoleo di Augusto, riaperto al pubblico dopo 14 anni di chiusura per restauri. Si deve premettere che bisogna immaginare tutto: i marmi che ricoprivano il mausoleo, le decorazioni, le diverse ipotesi di come doveva essere la struttura e le sue successive trasformazioni. Nonostante lo sforzo immaginativo vale la pena vederlo, non solo per quello che rappresenta, ovvero il più grande sepolcro circolare dell’epoca antica, con un diametro di quasi 90 m. e l’altezza di 45 m., ma anche perché durante questi lunghi anni di chiusura il sito ha acquisito un ché di misterioso e inaccessibile.
Il mausoleo negli anni: una continua metamorfosi
Quasi ci si stupisce nel ricordare che il Mausoleo nasce come il sepolcro della famiglia augustea, i cui lavori di costruzione iniziano dopo le vittoriose campagne d’Egitto (28 a.C.). Ci si scorda facilmente perché complessivamente il sepolcro è stato qualcos’altro rispetto la sua originaria funzione. Nel corso del tempo è stato completamente trasformato in luoghi diversi quali, piccola fortezza, cava di marmo, in giardino all’italiana, o in posti dedicati allo svago e al piacere come spettacoli, giostre delle bufale e auditorium. Inoltre ciò che in origine caratterizzava il monumento non c’è più, come, ad esempio, le spoglie imperiali. Si ipotizza che quella di Augusto fosse al centro, in una zona rialzata rispetto la base del sepolcro. Scompare anche la grandiosa statua di bronzo d’orato dell’imperatore e i due obelischi posti all’entrata sono ora uno all’Esquilino (spostato da Sisto V nel 1587) e l’altro sulla fontana di Monte Cavallo davanti al Quirinale (collocato lì da Pio VI nel 1786).
Anfiteatro Correa | Stampa 1780
Auditorium Augusteo | Istituto Luce
Il Mausoleo ora
Il Mausoleo di Augusto oggi è sicuramente qualcosa che non è mai stato: un sito archeologico aperto al pubblico dopo 14 anni di chiusura per le indagini e i lavori di restauro. Lavori certamente complessi, realizzati grazie al finanziamento di MIBACT e Roma Capitale. Il mecenate, invece, è La Fondazione TIM che con un cospicuo fondo ha apportato ulteriori risorse ai lavori di restauro conservativo e alla successiva fase di valorizzazione del monumento attraverso la digitalizzazione e la realtà aumentata, come comunica la Sovrintendenza di Roma.
Piazza Augusto imperatore
Fondamentale, infine, è il progetto di riqualificazione della Piazza Augusto imperatore. Il monumento, infatti, è parte integrante del contesto urbano e la sua fruizione dipende anche dal nuovo progetto che riguarda la sistemazione della piazza. Il bando del Comune di Roma è stato vinto dall’architetto Francesco Cellini e la sua visione mira a riequilibrare l’identità e la storia che tanto hanno caratterizzato questo luogo. Impresa non semplice, manca l’ultimo tassello per una sistemazione che potrebbe essere l’ultima tappa di un viaggio durato millenni.
Cosa vedere
Mausoleo di Augusto
Quando
Sempre, dalla fine dei restauri (01.03.2021) è aperto al pubblico
Importante: “Fino al 31 dicembre 2021 gratuito per tutti i cittadini residenti nel territorio di Roma Capitale e nell’area della città metropolitana”